L’espansione di Vespa velutina prosegue anche in Piemonte e ciò dimostra l’importanza di un monitoraggio regionale continuo.
Allo stato attuale la presenza di V. velutina nel territorio piemontese vede due contesti di diffusione differenti ai quali sono applicati due diversi scenari di contrasto e di monitoraggio:
- situazione cuneese, in cui le azioni messe in campo da Aspromiele sono di contenimento attraverso il costante monitoraggio lungo le principali direttrici di espansione e la distruzione di nidi;
- situazione torinese, dove si è tentata una completa eradicazione attraverso il ritrovamento del primo nido e il trappolaggio intensivo delle regine fondatrici, attualmente in corso.
Il monitoraggio in provincia di Cuneo si svolge in particolare nel Monregalese e Cebano-Val Tanaro in cui nell’inverno 2023-2024, tra ottobre e gennaio, sono stati individuati 8 nidi presso i comuni di Alto (1 nido), Garessio (2 nidi) e Ormea (5 nidi) che si sommano a quelli rinvenuti a partire dal 2018. Inoltre, alcuni esemplari sono stati catturati nelle trappole posizionate presso il comune di Viola.
Nel 2022, erano stati rinvenuti 3 nidi a Garessio e 1 ad Ormea. La vicinanza con la Liguria, le
movimentazioni apistiche e gli inverni miti sono tra le possibili cause della diffusione ed espansione
territoriale in corso.
Nell’autunno 2023 c’è stata, inoltre, la prima segnalazione di più individui di V. Velutina in provincia di Torino, in un apiario della collina torinese. Aspromiele è intervenuto, in collaborazione con il Laboratorio sulla salute e il comportamento degli impollinatori (www.beelab.unito.it) del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (DISAFA) dell’Università di Torino, CAPT e numerosi volontari, per individuare nel tempo più rapido possibile, l’area di diffusione e valutare così la possibilità di ritrovare il nido.
Il nido è stato individuato ed eliminato a sole due settimane dalla segnalazione grazie allo studio delle linee di volo degli insetti e alla loro triangolazione su mappa. Il parziale successo dell’operazione non garantisce che altri nidi non possano essere già presenti o che non possano essere fondati nel corso di questa stagione dalle regine fecondate allontanatesi dal nido prima della sua distruzione.
Per impedire uno scenario di questo tipo Aspromiele e DISAFA hanno applicato un’attività di trappolaggio intensivo con centinaia di bottiglie Tap-Trap nell’area circostante il nido e della collina torinese, che proseguirà per tutto il 2024 e coinvolgendo particolarmente gli apiari dei soci Aspromiele presenti in questi territori.