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Monitorare la diffusione di una specie aliena invasiva è fondamentale per programmare adeguati interventi di gestione o controllo, volti a limitarne l’espansione. Inoltre, l’individuazione precoce della Vespa velutina in aree situate anche molto lontano dal fronte di espansione, permette di intervenire immediatamente per rimuovere queste popolazioni isolate. Infatti il trasporto passivo ad opera dell’uomo, può spostare delle regine di Vespa velutina in aree anche molto lontane, e queste possono dare origine a nuove colonie e popolazioni.

Cosa vogliamo fare? 

1) Creare una rete di monitoraggio nell'area di progetto e sul territorio nazionale, basata sulla collaborazione di volontari, sia apicoltori sia semplici cittadini.

La rete di monitoraggio deve permettere di: i) individuare precocemente la Vespa velutina nelle aree di nuova colonizzazione, al fine di intervenire velocemente per la rimozione di eventuali nuove popolazioni; ii) valutare l’espansione naturale della Vespa velutina, al fine di intervenire nell’areale di diffusione partendo dalle aree marginali, per contenerne l’espansione.

2) Individuare i nidi di Vespa velutina per neutralizzarli, utilizzando anche metodiche innovative come il radar armonico entomologico. Due squadre di monitoraggio hanno lavorato in questi anni per individuare i nidi di Vespa velutina poco visibili, utilizzando i prototipi di radar armonico entomologico sviluppati dal Politecnico di Torino.

Come costruiremo la rete di monitoraggio?

Tutte le persone possono contribuire al monitoraggio della Vespa velutina, in questi due semplici modi:

  1. Monitorando tramite trappole per la cattura di calabroni;
  1. Segnalando l’osservazione di esemplari di Vespa velutina nell’ambiente o negli apiari.

Per creare una rete di monitoraggio è però fondamentale comunicare le coordinate geografiche, i risultati e le fotografie delle osservazioni.