Il gruppo di ricerca dell’Osservatorio di Apicoltura dell’Università di Torino ha recentemente dimostrato come la termografia possa essere utilizzata per individuare i nidi di Vespa velutina.
Il lavoro, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Insect Science, mette in evidenza le potenzialità delle termocamere, anche in estate, e come queste possano essere utilizzare per affrontare in modo sinergico eventuali nuovi focolai d’invasione di Vespa velutina, prima della nascita delle future regine fondatrici.
Le termocamere sono in grado di rilevare, in tempo reale, una differenza di temperatura tra i nidi (più caldi) e la vegetazione all’interno della quale sono costruiti. I risultati migliori si ottengono al mattino, prima del sorgere del sole, e quando non sono presenti rami di grosse dimensioni in grado di schermare completamente i nidi.
In condizioni favorevoli, le termocamere sono in grado di mettere in evidenza la posizione dei nidi da oltre 30 metri di distanza. Questa tecnologia può essere utilizzata in parallelo ad altre metodiche per la ricerca dei nidi, come il radar armonico per tracciamento del volo dei calabroni o la triangolazione, al fine aumentare le probabilità di localizzazione delle colonie e l’efficacia della strategia di gestione.
Insect Science: Viability of thermal imaging in detecting nests of the invasive hornet Vespa velutina.