Dopo il ritrovamento di un nido a Ormea (CN), in alta Val Tanaro, avvenuto lo scorso ottobre, in questi giorni sono stati rinvenuti tre nidi di Vespa velutina in Piemonte, sempre in provincia di Cuneo, più precisamente nei comuni di Montaldo Mondovì, Castelnuovo di Ceva e Alto.
A Montaldo Mondovì, nel Monregalese, è il secondo nido rinvenuto dal 2013 ad oggi in quest’area già caratterizzata da sporadica predazione negli apiari, quindi maggiormente monitorata.
La località di Castelnuovo di Ceva dista una ventina di chilometri dall’area colonizzata del Monregalese e una trentina di chilometri da Ormea. Dal mese di settembre sono stati segnalati sporadicamente alcuni calabroni in predazione davanti agli alveari, situazione che faceva presumere la presenza di un nido nell’area. L’apiario coinvolto negli avvistamenti dista circa 1 km dal luogo di ritrovamento del nido.
Si può confermare che si tratta quindi di un’area piemontese da sottoporre a particolare controllo, considerate anche le distanze dal Monregalese. L'ipotesi è che il Calabrone asiatico si sia insediato mediante trasporto passivo di regine fondatrici, data anche la presenza nelle vicinanze della rete autostradale che permette la comunicazione tra il Piemonte e la Liguria.
Nei pressi di Alto, comune situato tra il confine piemontese e ligure, alcuni individui erano stati catturati nelle trappole nel corso dell’estate.
I nidi sono stati individuati su alberi ad altezze variabili, anche prossime ai 20 m, alla caduta delle foglie. Complessivamente nel 2018 sono stati individuati 4 nidi in Piemonte.
Gli apicoltori locali dell’Associazione Aspromiele a partire dalla primavera prossima potenzieranno in queste località la rete di monitoraggio tuttora presente nel Cuneese, al fine di catturare eventuali regine dopo la pausa invernale.