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Il Calabrone asiatico è la prima specie di Vespa accidentalmente introdotta in Europa dall’Asia. La Vespa velutina è causa di molteplici danni, tuttavia l’entità degli impatti prodotti non è ancora stata quantificata e documentata in modo adeguato. Nonostante questa carenza, è possibile comunque valutare quali siano le componenti e/o le attività che subiscono o possono subire un impatto da parte della Vespa velutina e per le quali sarà necessario effettuare studi approfonditi nel futuro, al fine di confermarne l’impatto ed effettuare una valutazione quantitativa.
Dall’analisi delle ricerche condotte finora in Europa è stato possibile valutare gli impatti negativi che la specie può creare; questi possono essere:
1.    Impatti economici: danni alle produzioni apicole; costi del controllo e della rimozione dei nidi;
2.    Impatti ecologici: impatto sulla biodiversità; impatto sull’attività di impollinazione degli insetti pronubi; competizione con specie native;
3.    Impatti sulla salute pubblica: potenziale pericolo per i cittadini.

Impatto sugli apiari
La Vespa velutina è un predatore di altre specie di insetti, e in particolar modo delle api domestiche. Gli adulti si nutrono di sostanze zuccherine, tuttavia devono catturare altri insetti per fornire le sostanze proteiche necessarie allo sviluppo delle larve. I nidi coloniali in autunno raggiungono grandi dimensioni e in un anno possono svilupparsi potenzialmente più di 10.000 individui (fino a 13.000, in media 6.000). Questa biomassa in sviluppo richiede quindi un grande quantitativo di sostanze proteiche.
Gli apiari sono una fonte molto attrattiva per la Vespa velutina, in quanto vi è concentrato un grande quantitativo di api. Si è visto in Francia che negli ambienti urbanizzati, dove la concentrazione di apiari è elevata, la dieta della Vespa velutina è costituita per quasi il 70% da api e altre specie simili (Apoidea).
Il gruppo di ricerca francese di Monceau e colleghi ha monitorato la predazione della Vespa velutina sugli apiari. In un apiario con sei alveari, nel periodo di campionamento hanno catturato un totale di 360 individui, la maggior parte dei quali visitava l’apiario giornalmente. Questo indica che la specie, una volta individuata un’importante fonte proteica come gli alveari, visita quotidianamente il sito, probabilmente a causa di un maggior successo predatorio. Dei sei alveari, uno è stato completamente distrutto, mentre negli altri cinque la dimensione delle colonie si è dimezzata. Nell’area erano stati ritrovati 5 nidi di Vespa velutina entro 1 km dall’apiario sperimentale; è possibile quindi che gli apiari siano attaccati da individui di colonie differenti.

Impatto sugli ecosistemi
L’attività predatoria della Vespa velutina potrebbe determinare un impatto negativo nelle comunità di insetti, con riduzione della biodiversità locale. Infatti, oltre alle api domestiche, il Calabrone asiatico preda altri Imenotteri, tra cui diverse specie di api selvatiche e altri Vespidae (vespe in generale), ma anche Ditteri (mosche e zanzare) e altri insetti. Le specie predate dalla Vespa velutina e la loro percentuale variano in funzione della disponibilità di prede nell’ambiente. Uno studio francese (Villemant et al. 2011) ha mostrato come in ambiente urbano prevalgono le api e altri apoidei (66 % delle prede), mentre in ambiente forestale le api e altri apoidei scendono al 33% e i ditteri aumentano al 32%.

       

Molte delle specie predate dalla Vespa velutina svolgono un ruolo di impollinazione per le piante, quindi una loro riduzione numerica può provocare un danno anche a livello di ecosistema. La pressione predatoria che si nota negli apiari a partire da luglio può riflettersi in egual modo sugli altri insetti impollinatori, creando una diminuzione di insetti pronubi a partire dai mesi estivi.

Impatto sull’uomo
I nidi di Vespa velutina possono contenere migliaia di individui e sono spesso costruiti anche in ambienti urbani, per esempio su alberi in prossimità delle case o su supporti artificiali (sottotetti, balconi). Le punture di Vespa velutina possono rivelarsi molto pericolose nel caso di punture ripetute o quando i soggetti coinvolti siano allergici al veleno della specie, potendo portare all’insorgenza di gravi sintomi fino ad arrivare allo shock anafilattico.